Subito fuori le mura del castello fortificato di San Terenziano, locus petrosus (luogo pietroso) per via dell’abbondanza e del prestigio di cave di travertino e pietra calcarea e della qualità della manodopera degli scalpellini locali, un raro esempio di “doppia chiesa”.
La Chiesa è titolata ai due santi martiri: San Terenziano e San Flacco.
Terenziano, primo vescovo di Todi venne fatto decapitare dall’imperatore Adriano insieme a Flacco: la notte seguente alcune cristiane raccolsero le spoglie dei martiri e le portarono sull’altipiano di Petroso che da quel momento si chiamò S. Terenziano.
La sua struttura è molto interessante, infatti, soprattutto per la sua conformazione a doppia chiesa sovrastata: l’inferiore dei primi decenni dell’XI secolo, la superiore ricostruita nel Duecento inoltrato, quando anche quella sottostante fu ampliata secondo una logica che richiama la struttura della duplice Basilica di S. Francesco in Assisi.
La pietra calcarea rosa utilizzata, ha provenienza locale. Il sarcofago di Flacco è rimasto allo stato originario ed è ancora oggi visibile al suo posto in una grotta che si apre nella parete sinistra, mentre quello di Terenziano fu trasferito sotto l’altare della chiesa superiore.
Numerosi frammenti decorativi romani e altomedievali sono stati reimpiegati un po’ ovunque al suo interno.
L’interno è ad unica navata, con un’abside semicircolare, tetto e facciata a capanna. È una tipica costruzione romanica ed è stata ricostruita nel XIII sec.. Alle pareti laterali ci sono due edicole tardorinascimentali.
Sotto alla chiesa principale c’è l’attuale cripta, alla quale si accede non internamente, ma dalle scale esterne: è il corpo originario sulla quale è stata fatta poi erigere la superiore. Numerosi sono i frammenti decorativi romani e altomedievali sono murati un po’ ovunque.
Il sarcofago in travertino contenente le ossa di San Terenziano fu trasferito sotto l’altare della chiesa superiore. Il sarcofago di Flacco è rimasto allo stato originario ed è ancora oggi visibile al suo posto: una grotta che si apre nella parete sinistra, con accesso dalla penultima campata verso il fondo, attraverso un arco in laterizio.