La raccolta archeologica nasce dal nucleo principale dei reperti archeologici che, nel corso del XVIII secolo, sono stati donati alla città di Bevagna dall’abate Fabio Alberti. Nel corso del tempo la raccolta archeologica è stata arricchita da altre donazioni e ritrovamenti e oggi costituisce un’importante testimonianza della città e del suo territorio in età preromana, romana e tardoantica. La preziosa raccolta è conservata all’interno  di Plazzo Lepri, costruito alla fine del 1700 e sede del Municipio fino al 1997 oggi ospita, oltre alla raccolta archeologica, l’Archivio, la Biblioteca Comunale, la Sala del Consiglio, affrescata negli anni dell’Unità d’Italia con i medaglioni raffiguranti i ritratti dei Bevanati Illustri e,  il Museo Civico dove è possibile ammirare, tra le altre opere, quelle di artisti come il Fantino, Dono Doni e dei bevanati Andrea Camassei e Ascensidonio Spacca.

Nella raccolta sono conservate delle preziose anfore che con ogni probabilità contenevano olio e vino, commerciato e scambiato tramite il porto fluviale di cui ancora oggi sono visibili i magazzini, testimonianza del ruolo importante dell’area nella produzione e nel commercio del vino, grazie ad un terreno fertile ed idoneo come è stato poi rappresentato nei secoli con il vitigno Sagrantino.

Oltre alla collezione archeologica, molti sono i siti storici di lustro che si trovano lungo il percorso, come ad esempio il Teatro e le Terme Romane.

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