Il Castello sorge sui fianchi dei Monti Martani a 565 m.s.l.m.
Non molto distante dal borgo, la sua posizione arroccata lo rende però non facilmente raggiungibile a tutti i mezzi: la strada per risalire il colle che sormonta è sterrata e un po’ scoscesa. Una volta raggiunta la cima, però, da qui si gode di una meravigliosa vista sui Monti Martani, su tutta la vallata Spoletina fino al Monte Subasio. Un punto di osservazione unico anche per ammirare l’ottima posizione di cui Giano godeva, in particolar modo in epoca romana, grazie al passaggio della Via Flaminia vecchia.
Per la loro posizione strategica sulla vecchia via Flaminia, questi terreni, tra i quali appunto il castello di Morcicchia, ma anche i vicini Castagnola, Montecchio e Clarignano, erano spesso contesi e soggetti a mira dominatrici dei comuni limitrofi più potenti, come Todi, Spoleto e Foligno. Dopo le invasioni barbariche e il dominio del ducato longobardo di Spoleto, si iniziarono a formare per difesa, su colline e nei pressi di punti strategici, costruzioni con la struttura urbanistica a chiocciola: piccoli insediamenti fortificati tra le mura, con abitazioni protette spesso da una o più torri di avvistamento e da almeno una cappella per la cura delle anime. Nel periodo medievale questi castrum erano dei veri e propri comuni, dotati di un proprio Statuto Comunale per regolare la vita e l’economia del castello legata ai terreni.
La storia più antica del castello è particolarmente oscura, non priva di versioni contraddittorie e si mescola con leggende, racconti e storie di grotte impervie, che in alcuni casi furono nascondiglio di leggendari briganti. Il suo nome “morcicchia” sembra possa riferirsi a “castello dalle mura circolari”, anche se la primitiva pianta dell’insediamento non si configurava così.
Dell’antico castello, diviso in due contrade, San Silvestro e Castello, rimangono solo alcune torri superstiti, qualche abitazione, i resti della porta Vecchia ad Est e della Porta di Ressando ad Ovest, e larga parte della cinta muraria. All’interno delle mura castellane sorge la Chiesa di San Silvestro, completamente rinnovata.
Nella bella stagione il castello, luogo d’incanto, fa da sfondo a suggestive performance artistiche.